venerdì 24 ottobre 2008

Il Braciere del Ripa, via Ripamonti 90, Milano


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Va bene, va bene, sono passati circa tre mesi da questa esperienza... ma come dimenticarla?
Il Braciere del Ripa è un posto speciale: come molti locali a Milano, da fuori potrebbe sembrare non molto invitante, ma chi ha coraggio...
Un venerdì pomeriggio estivo non abbiamo voglia di cucinare, e così, "proviamo quel posto proprio fuori casa nostra?"
Le aspettative sono semplici: strafogarci di carne alla brace in una trattoria senza troppe pretese. Sorpresa! Il locale all'interno è invece molto carino, grande, e, dato il calore estivo, è aperto anche il giardino con tanti gazebo e candele e un fiumiciattolo (??!!) che scorre sotto. Se non fossimo a Milano, regno delle zanzare, sarebbe proprio un bel posto per cenare. Ma siamo a Milano, e quindi, si cena dentro!!!!
Un consiglio che mi sento di dare: prendete l'antipasto misto; oltre ad essere una vera delizia, anche la presentazione del "cestino" è uno spettacolo, ma mi raccomando, poi si mangia anche la carne, quindi una porzione in due!
La lista della carne è lunga e complessa. Io personalmente sono un'adoratrice della bistecca alta e cruda, ma queste carni provengono da tutti i continenti, o si sceglie a caso, o ci si fa consigliare. Noi abbiamo chiesto al fido cameriere, un ragazzo molto giovane e un pò sbadato, ma gli perdoniamo tutto per la simpatia. Invece, se avete voglia di curiosare, e soprattutto, se avete la capacità di entrare in empatia con cuochi e gestori di ristoranti, andate a rompere le scatole al "Braciere" (uff sono passati troppi mesi non mi ricordo il suo nome) ma è lui il vero esperto e mi racconta un sacco di cose...questa carne è unica, scelta e conservata con la massima cura, consumata entro un limite di tempo per preservarne il sapore. Ragazzi, E CHE SAPORE!!!! In vita mia non ho MAI MAI MAI mangiato una carne con un gusto così, si sente il fieno, l'aria pulita, un pò anche la ... va bene. Questa è una vera esperienza culinaria, da provare assolutamente. Poi chissà, magari non vi piacerà e vorrete tornare al sapore che ha normalmente la carne, però nulla sarà più come prima. La lista dei vini non è densissima, scegliete una bella bottiglia di vino rosso corposo. Tanto qualsiasi cosa beviate, il ricordo indelebile sarà quello della carne. Gnam!!!
P.S. Ahimé, ci hanno viziati (povero Paolo), ma ne vale ugualmente la pena.

domenica 20 luglio 2008

Le Scimmiette, via San Vito 5, Milano


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Venerdì pomeriggio! Uno fra tanti, ma sempre speciale! E' infatti la parte della giornata che aspettiamo di più durante tutta la settimana... se aveste coronato anche voi un sogno d'amore e vi foste resi conto di poterne godere appieno solo per due giorni e mezzo su sette, beh insomma vi sentireste come noi! Il venerdì pomeriggio/sera é infatti la nostra festa più preziosa!
Alla fatidica domanda "Ma tu hai fame? Io sì! Dove potremmo andare a mangiare?", Karen risponde prontamente con tre fogliettini modello carta igienica usata, pieni di appunti confusi, ricerche e suggerimenti ad hoc per una serata enogastronomica nel milanese.
La scelta ricade infine sul ristorante "Le Scimmiette", di recente apertura, nei pressi delle Colonne di San Lorenzo.
Chiamo per prenotare, risponde una vocina giovane, flebile e un po' titubante che mi avverte che la serata é a tema "melanzane"; noi chiediamo se sia anche disponibile il menù alla carta, e dopo un'imbarazzante negoziazione con i locali cucine, la risposta sembra affermativa.
Arriviamo non troppo convinti, pronti a sfuggire alla minaccia-melanzana: ottima location, locale intimo disposto su due piani, ma la ragazza che poco prima aveva accettato la prenotazione ci fa accomodare al piano inferiore (l'unico agibile causa clima estivo?!), giusto sotto al condizionatore...timido anche lui, infatti la temperatura interna é di mezzo grado inferiore ai 32° esterni e non accenna a diminuire!
Iniziamo con una richiesta apparentemente spiazzante: un Prosecco per rinfrescarci! La domanda provoca sbigottimento, ad ogni modo l'aperitivo é buono e ci dedichiamo alla lettura del menù!
Ogni piatto é rigorosamente fatto in casa, pasta inclusa. I gusti proposti sono semplici, tipici della cucina italiana, sono disponibili carni e pesce.
Dopo l'arrivo delle prime pietanze restiamo piacevolmente sorpresi, i gusti sono decisi e genuini, la presentazione é semplice, ma colorata e "calda". Optiamo per il menù completo: antipasti, primi di pesce, secondi pure.
Ci viene proposto un vino bianco siciliano della casa, secco e aromatico, consigliato dai gestori del locale, genitori della ragazza che si occupa del servizio. Dal primo bicchiere ci rendiamo conto che il vino in questione non é solo un'alternativa a più prestigiosi vini alla carta, ma un'autentica sorpresa di cui siamo ben presto allegramente soddisfatti!
I dolci sono stupendi, l'accompagnamento con un bicchiere di passito é all'altezza.
Dopo due ciacchiere con i gestori (peraltro molto simpatici), ci avviciniamo alla cassa per pagare e purtroppo la padrona di casa incappa in una serie di gaffe e errori nella stesura del conto che avrebbe fatto imbarazzare chiunque avesse voluto far colpo sulla propria dolce metà!
Per fortuna l'amore vince ogni cosa, quindi siamo ancora qui insieme a raccontarvi quest'esperienza!
Bilancio generale: molto positivo, ristorante consigliato, atmosfera casalinga.
Nota negativa, ma senza accanimento: il servizio! Colorito e tenero, ma per nulla professionale.
Per chiudere: provate a chiedere l'origine del nome "Le Scimmiette"! Avrete di cosa ridere!

sabato 21 giugno 2008

Da Orlando, Piazza Soncino 19, Cusago (MI)


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Venerdì sera, si festeggia il mio primo stipendio (chi mi conosce sta già ridendo).
Dopo qualche ricerca, opto per questo ristorante segnalato dalla guida Michelin e premiato con una stella, a pochi km da Milano, a Cusago.
Ho prenotato il giorno prima, ore 21. PUNTUALISSIMI (ma come abbiamo fatto?), entriamo in questo locale che si trova in Piazza Soncino, l'unica piazza di Cusago credo. L'ingresso mi piace, è accogliente. Ci fanno accomodare. L'ambiente in sala è un pò freddo, scopriremo successivamente grazie a Paolo che ama farsi i fatti degli altri che è stato rinnovato in gran velocità negli anni novanta e da allora è rimasto così. Secondo noi però con qualche piccolo accorgimento (grandi quadri, colori più caldi alle pareti) potrebbe migliorare molto. La cosa positiva è che i tavoli sono pochi, molto ben distanziati, il che lo rende il posto ideale per una cena romantica.
Ma passiamo alla sostanza.
Il menù offre piatti sia di carne che di pesce. Noi stasera abbiamo voglia di pesce. Io adocchio subito il menù degustazione, ma Paolo non è proprio convinto e così il proprietario, gentilissimo, ci viene incontro permettendoci di personalizzare la proposta degustazione a nostro piacimento: 2 antipasti, un primo, un secondo, dolce.
Poi arriva la sommelier, e dato che quando si parla di vino io impazzisco, rubo la parola e lei pensa che sia un'intenditrice! In realtà la carta dei vini è molto lunga, le spieghiamo che siamo di Trieste e in Friuli Venezia-Giulia si sa, i bianchi sono i migliori, ma noi vogliamo provare qualcosa di nuovo, un vino secco, speziato ma non fruttato!! Un secondo di crisi, ma si riprende subito e ci propone varie soluzioni; noi optiamo per un vino lombardo, un uvaggio (Sauvignon e Chardonnay). Paolo all'inizio è scettico. Invece il vino dopo poco si scopre, cambia profumi e ci accompagna molto dignitosamente per tutta la durata della cena! La sommelier è brava, giovane e ama osare, devo anche aggiungere che mi ha molto colpito in positivo la sua proposta per il vino da dessert: due selezioni a testa. Intrigante.
Non voglio dilungarmi troppo sui piatti né dirvi esattamente cosa abbiamo mangiato, vi rovinerei la sorpresa. Da dire che lo chef sa osare senza strafare, sa mescolare molto bene carne e pesce (involtino di gamberetti e prosciutto crudo di Parma, cappesante crude con fois gras), con risultati davvero molto buoni. I piatti non hanno mai più di tre ingredienti principali, quindi i sapori sono ben distinti. Risultato: armonioso. Importantissimo: le materie prime sono di qualità ottima, alcune di produzione propria (ho visto personalmente l'orto), il pesce freschissimo. In conclusione abbiamo mangiato molto bene, bevuto bene. Siamo stati trattati altrettanto bene. Prezzo onesto. Da tornare, magari provando la carne.

giovedì 27 marzo 2008

Piaceri enogastronomici, del cuore e della mente - by K&P

E' innegabile che nel corso di una vita, le gratificazioni della mente, del cuore e dei sensi abbiano un'importanza vitale.
Tra queste, il gusto, i sapori, gli odori e soprattutto il condividerli con le persone amate rivestono un ruolo fondamentale.
Sono sempre stato una buona forchetta, adoro mangiare bene e se possibile anche in quantità, ma non posso dire di essere un esperto nè un buongustaio. Nel bere, ammetto totale ignoranza: sono sopravvissuto ad acqua frizzante e coca cola per tutta la mia esistenza. Però chiunque può migliorare, affinare i propri sensi e scoprire il piacere nelle più svariate forme, non necessariamente sostituendo le proprie preferenze, ma anche solo ampliandole un po'.
Quanto verrà riportato qui d'ora in avanti ha lo scopo primario di ricordare con allegria tutti gli attimi enogastronomici (...ma non solo!) che riuscirò a condividere con la persona che ho atteso per una vita e che ho finalmente trovato, nella speranza che siano infiniti.
Non sarò il solo a scrivere, innanzitutto perchè il parere di due persone diverse é la miglior garanzia di oggettività, in secondo luogo perchè ho bisogno di un aiuto competente e preparato!
Tutti le portate, piatti, vini, bevande, ristoranti, locali, bar, pub, hotel, bed&breakfast ed altro riportati in questo blog sono personalmente testati! Enjoy!