sabato 21 giugno 2008

Da Orlando, Piazza Soncino 19, Cusago (MI)


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Venerdì sera, si festeggia il mio primo stipendio (chi mi conosce sta già ridendo).
Dopo qualche ricerca, opto per questo ristorante segnalato dalla guida Michelin e premiato con una stella, a pochi km da Milano, a Cusago.
Ho prenotato il giorno prima, ore 21. PUNTUALISSIMI (ma come abbiamo fatto?), entriamo in questo locale che si trova in Piazza Soncino, l'unica piazza di Cusago credo. L'ingresso mi piace, è accogliente. Ci fanno accomodare. L'ambiente in sala è un pò freddo, scopriremo successivamente grazie a Paolo che ama farsi i fatti degli altri che è stato rinnovato in gran velocità negli anni novanta e da allora è rimasto così. Secondo noi però con qualche piccolo accorgimento (grandi quadri, colori più caldi alle pareti) potrebbe migliorare molto. La cosa positiva è che i tavoli sono pochi, molto ben distanziati, il che lo rende il posto ideale per una cena romantica.
Ma passiamo alla sostanza.
Il menù offre piatti sia di carne che di pesce. Noi stasera abbiamo voglia di pesce. Io adocchio subito il menù degustazione, ma Paolo non è proprio convinto e così il proprietario, gentilissimo, ci viene incontro permettendoci di personalizzare la proposta degustazione a nostro piacimento: 2 antipasti, un primo, un secondo, dolce.
Poi arriva la sommelier, e dato che quando si parla di vino io impazzisco, rubo la parola e lei pensa che sia un'intenditrice! In realtà la carta dei vini è molto lunga, le spieghiamo che siamo di Trieste e in Friuli Venezia-Giulia si sa, i bianchi sono i migliori, ma noi vogliamo provare qualcosa di nuovo, un vino secco, speziato ma non fruttato!! Un secondo di crisi, ma si riprende subito e ci propone varie soluzioni; noi optiamo per un vino lombardo, un uvaggio (Sauvignon e Chardonnay). Paolo all'inizio è scettico. Invece il vino dopo poco si scopre, cambia profumi e ci accompagna molto dignitosamente per tutta la durata della cena! La sommelier è brava, giovane e ama osare, devo anche aggiungere che mi ha molto colpito in positivo la sua proposta per il vino da dessert: due selezioni a testa. Intrigante.
Non voglio dilungarmi troppo sui piatti né dirvi esattamente cosa abbiamo mangiato, vi rovinerei la sorpresa. Da dire che lo chef sa osare senza strafare, sa mescolare molto bene carne e pesce (involtino di gamberetti e prosciutto crudo di Parma, cappesante crude con fois gras), con risultati davvero molto buoni. I piatti non hanno mai più di tre ingredienti principali, quindi i sapori sono ben distinti. Risultato: armonioso. Importantissimo: le materie prime sono di qualità ottima, alcune di produzione propria (ho visto personalmente l'orto), il pesce freschissimo. In conclusione abbiamo mangiato molto bene, bevuto bene. Siamo stati trattati altrettanto bene. Prezzo onesto. Da tornare, magari provando la carne.

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